I ponti attraversano le gole e le gallerie le montagne. Se è naturale che i primi soddisfino determinati principi estetici, non lo è altrettanto per le seconde. Per garantire un rapporto equilibrato tra tecnica e architettura, nel 1993 le FFS incaricano un gruppo di architetti di curare gli aspetti estetici delle tre gallerie di base. E così, sul San Gottardo, i due tubi si immettono nella montagna diagonalmente e sfalsati l'uno rispetto all'altro. Realizzati in calcestruzzo, i due ingressi si contraddistinguono per il design minimalista, in netto contrasto con i portali tradizionali e simmetrici scolpiti dagli scalpellini. Le nuove costruzioni si integrano il più discretamente possibile nel paesaggio.
« Un viadotto serpeggia su piloni espressivi per il Piano di Magadino. »
Palle Petersen, Quaderno tematico «La costruzione della velocità» (Hochparterre), aprile 2016